Il carcere è un processo all'interno del quale in modo
più o meno patologico si ritorna a essere bambini.
E' come un bambino, un uomo in carcere, proprio perchè
assistito, seguito, coccolato si sente al centro del
mondo e dimentica spesso gli altri. Mettersi
al centro della propria attenzione è la mossa
essenziale. Garantisce la sopravvivenza, poi lo
sviluppo, poi ancora il confronto e con esso la
relazione e perciò si cerca qualcuno con...
uno spazio in cui...un tempo per...ma questo avviene
solo quando si comincia a percepire gli latri e non
ci si sente più quel poverino, sfortunato, prigioniero,
condannato, colpevole....
Gianni
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