giovedì 24 marzo 2011

Appello ai cittadini contenuto nel volantino che verrà distribuito in piazza domenica 27 Marzo

Cari Cittadini
L’annunciato reintegro del Fondo unico per lo spettacolo (Fus), ottenuto tramite il rincaro della benzina come ha annunciato ieri il Governo, non ci rende affatto tranquilli. Così facendo i Governo grava peraltro sui cittadini, mentre sarebbe assai più giusto e opportuno tagliare gli ampi e numerosi sperechi della politica. La situazione del teatro e di tutto il settore culturale in questo momento in Italia è al collasso: teatri pubblici e privati, festival e compagnie indipendenti sono in ginocchio, a rischio le produzioni cinematografiche e teatrali, le programmazioni di questa stagione, oltre che molti posti di lavoro... siamo 250.000, attori, registi, danzatori, scenografi, tecnici, costumisti, operatori del teatro, del cinema, della danza, della musica.
Siamo precari, siamo intermittenti, e del tutto privi di garanzie sociali.
La cultura, l'arte, la ricerca non soltanto producono ricchezza e occupazione: sono un diritto e un bene comune, non un privilegio di pochi eppure la percentuale del PIL che vi investe il nostro paese è tra le più basse in Europa.
Ma reintegrare i fondi non basta più.
Chiediamo una profonda riforma del sistema.
Chiediamo regole CONDIVISE per una distribuzione più equa e trasparente dei finanziamenti secondo criteri di qualità.
Chiediamo di tutelare la nostra autonomia di artisti e i nostri diritti di lavoratori.
Invitiamo tutti, artisti, lavoratori, operatori ad unirsi per organizzare una resistenza attiva per difendere l'espressione del pensiero indipendente e il libero accesso ai saperi e alle arti.
Una comunità che va a teatro, al cinema, che legge, è una comunità che acquisisce sempre più strumenti per scegliere, per partecipare, una comunità che sa assumersi la responsabilità diretta della democrazia e quindi proprio a voi che vi trovate qui chiediamo di sostenere questa battaglia come se fosse anche una vostra battaglia.
Grazie.

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