giovedì 17 marzo 2011

Il luogo del nostro corpo in cui siamo tutti Italiani

Premetto che mi sento cittadina del mondo, anzi meglio, mi sento ospite di un magnifico pianeta azzurro e verde che rotola nello spazio attorno alla stella chiamata Sole di una galassia dal nome poetico: la Via Lattea. Premetto che fatico sinceramente a comprendere gli uomini che hanno la pretesa ridicola e ingenua di poter comprare o vendere la terra, il cielo e il mare, tracciandovi confini immaginari che loro ritengono serissimi e che ai miei occhi, oltre ad un onesto stupore, generano un compassionevole sorrisino. Detto questo io, in questo pianeta che prende il nome da uno dei quattro elementi, io, Claudia, sono senza dubbio Italiana...a partire dal nome che mi fa automaticamente voltare come per un istinto non consapevole, ogni volta che venga pronunciato ad alta voce, e lo sono, italiana, più di quanto i miei pensieri galattici mi lascino supporre...e io credo sinceramente che siano italiani, oltre ogni loro ragionevole coscienza, anche tutti gli altri esseri umani nati in questo curiosissimo stivale, che i suoi confini li ha accettati dalla Natura, più che da immaginifiche riunioni postbelliche attorno ad una cartina geografica (essendo completamente circondato dal mare e chiuso dalle Alpi a nord). E mi accingo immediatamente a motivare questa affermazione che con ogni probabilità almeno una parte politica oggi potrebbe confutare.

Esiste in ogni italiano un organo, o meglio un luogo del corpo, in cui la parola patria trova la propria casa...e questo luogo è la bocca o per essere ancora più precisi la lingua. Nella lingua che parliamo e in quella fatta di carne che sin dal latte materno si allena e viene educata con costanza e gioia ad una sensibile intelligenza dei sapori siamo davvero innegabilmente e inevitabilmente italiani...e davvero non è poco!

Se si pensa che la lingua utilizzata per comunicare con gli altri è prima di tutto la lingua che usiamo per pensare...per parlare a noi stessi...il punto non è: "io parlo italiano"...ma: "io penso in italiano"...la Madrelingua, madre forse proprio per questo, è il modo che utilizziamo più frenquentemente per organizzare di fronte alla nostra coscienza il mondo esterno quando si affaccia ai nostri occhi, è realmente Madre...la madre di tutto ciò che vediamo...se pensassimo in un'altra lingua vedremmo altre cose, differenti, e vivremmo in un altro mondo! Per questo motivo due popoli con una lingua diversa si sentono diversi...non sono diversi in quanto esseri umani...ma vivono in due mondi diversi perché pensano e vedono cose diverse...e questo può generare molte difficoltà ed è il motivo per cui è prezioso imparare molte lingue ed è difficile e delicata l'integrazione culturale. Un esempio mille volte citato è quello degli eschimesi che hanno decine di parole nella loro lingua madre per descrivere la neve e le sfumature di bianco e se un eschimese venisse in vacanza Cortina ...probabilmente le userebbe tutte, perchè le sfumature di banco e i tipi diversi di neve ci sono anche a Cortina, alcuni almeno; vedrebbe cose che noi non vediamo e il motivo per cui noi non le vediamo è che non abbiamo le parole per descriverle!!!

L'altra madrelingua, e qui ancor più madre, è quella che ha imparato e ci insegna dall'infanzia ad amare la cucina e il cibo e che ha trasformato la necessità del nutrimento in un'arte e in una sapienza che forse (e dico forse solo per non apparire troppo presuntuosa) non ha eguali in tutto il pianeta. Ogni Italiano ha una sua lingua, in questo senso, cresciuta ed educata da madri e nonne, sorelle e amanti...cucinano anche egli uomini, lo so, ma più per lavoro o in particolari occasioni, la cucina quotidiana...quella che costruisce i corpi dei bambini che crescono, spetta ancora il più delle volte alle donne...ed è anche questa una madrelingua...madrelingua di corpi e di emozioni a cui nessun italiano saprebbe rinunciare...la pizza, ed è solo un esempio, l'abbiamo esportata in tutto il mondo forse per essere sicuri di trovarla ovunque andiamo

E dunque.... nonostante tutto quello che quotidianamente vediamo nei giornali e alla tv che ci farebbe pensare al nostro popolo come ad un popolo un po' ridicolo e ben poco maturo, di macchiette melodrammatiche e fanfarone, se...e dico se...siamo ciò che mangiamo...forse gli italiani ci riserveranno ancora qualche piacevole sorpresa!

Buona Festa e un Bacio tricolore a tutti...un bacio che sulle mie labbra ha sempre il sapore della mozzarella, del pomodoro fresco e il profumo irresistibile del basilico

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