venerdì 4 marzo 2011

Il carcere MAMMA

Dopo il post di Alessandro mi sembrava giusto inserire la riflessione di Gianni.
Ricordo quando ho sentito per la prima volta parlare i detenuti del Carcere-Mamma.
Ero in qualche luogo del mio corpo...o della mia mente, infantilmente scandalizzata.
Poi li ho ascoltati, ho riflettuto con calma...e mi sono accorta che la metafora
era ben più di una licenza poetica.
Questo carcere che ti organizza il tempo e lo spazio e ti dice in continuazione cosa puoi e cosa non puoi, dove puoi e dove non puoi e così facendo ti disabitua ad assumerti la responsabilità di una scelta, che è il vero imprescindibile tirocinio nella crescita di ogni essere umano, assomiglia davvero ad una super mamma matrigna e avvolgente, onnipresente, onnisciente che si occupa dei minimi dettagli della tua vita, spogliandoti a poco a poco della capacità di stare in piedi diritto sulle tue gambe.
Il Carcere Mamma dopo molti anni di cure affettuose genera la paura di essere liberi e infatti ...sempre con lo stesso ingenuo stupore negli occhi, ho ascoltato più volte il racconto di detenuti che alla fine di una lunga permanenza in galera, finalmente liberi, dopo poco non resistevano di fronte al peso della propria vita e consapevolmente commettevano qualche piccolo reato per poter ritornare tra le braccia rassicuranti e protettive della loro immensa mamma.
Ho incontrato queste riflessioni attraverso i detenuti parecchi anni or sono...più di recente nella mia vita, e nella mia mente, ho conosciuto e subito il terrore della scelta e la paralisi che consegue l'incapacità di compierla, e durante questa lunga e dolorosa esperienza parlando con un'amica che viveva una situazione simile, mi sono ritrovata a dar voce, e lei con me, al desiderio di entrare in carcere...come detenuta, proprio perché avevo bisogno di qualcuno
che si preoccupasse della mia vita al posto mio...era evidentemente una provocazione frutto di un disagio immenso...ma il fatto di averlo pensato mi ha aiutato a comprendere ciò che i detenuti mi avevano raccontato anni prima e quanto la cosa più preziosa nella vita di un uomo sia la sua capacità e possibilità di scegliere...in una parola di essere libero.
Il Carcere ti priva della libertà fisica...e questa è una punizione più che sufficiente per qualsiasi reato tu abbia commesso...è davvero una violenza senza giustificazioni invece il fatto che ti privi a poco a poco della tua libertà interiore e della capacità di esercitarla.

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