venerdì 18 febbraio 2011

La creatività è libera e dà gioia

Ho visto i video girati nel carcere grazie a Raffaella Rivi, che mi ha anche raccontato di come sono stati realizzati, cercando di avere pazienza se faticavo sulle questioni più tecniche o di linguaggio. E mi ha parlato di quell'esperienza, delle sue difficoltà iniziali e di come alla fine la creatività sia riuscita a superare le diffidenze, le delusioni, la sfiducia, le chiusure e tutti i problemi tecnici per creare occasioni di scambio, di reciprocità e condivisione, gettando dei ponti là dove altre situazioni falliscono. Evidentemente mettere in atto la creatività e condividerla è un desiderio umano fondamentale.
E credo di aver capito meglio che la creatività può allontanare la sofferenza e spalancare delle porte che altrimenti sarebbero sprangate. Che può far volare anche quando le piume delle ali sono state tagliate e devono ricrescere. Che può portare nuovi pensieri anche in quelle situazioni in cui il pensiero sembra inutile, o dannoso. E che, comunque sia la condizione di chi la pratica, la creatività è libera e dà gioia.
Ci sono diverse esperienze, nazionali e internazionali sul teatro in carcere... Perché non entrare in contatto?

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