mercoledì 16 febbraio 2011

Tutto quello che rimane

Qualcuno forse sa che Michele ed io abbiamo lavorato, recentemente, alla creazione di Archivio Tam*. Credo sia ovvio per chiunque il motivo che ci ha condotti a farlo. La volontà di rendere possibile lo studio di un percorso di ricerca attraverso la visione delle opere e l’analisi dei testi che lo hanno reso concreto, ha a che fare con la memoria.
Il teatro è arte effimera si dice, l’unico supporto è lo spettatore, ebbene questo è vero ma è anche vero che se l’artista ha delle responsabilità (e io credo sia così) quella che noi ci siamo assunti è far sì che il tempo non cancelli o rimuova l’esperienza, ma anzi la storicizzi, la metta a confronto, affinchè sia proprio il tempo a valutarla.
E non solo il tempo presente.
Il valore della memoria, così come ritrovare il vero senso delle parole, è ciò che mi preme in questo momento. La memoria di ciò che hai fatto rende possibile riconoscere variazioni e norme nel tuo fare. Conferma quanto in te sia cambiato con la vita e quali siano al contrario i valori che ti danno radici che fanno di te quello che sei.
Ma è anche un modo per storicizzare il tempo nel quale hai agito, nel quale ti sei mosso. Quali e quante cose sono mutate nel teatro di ricerca negli ultimo 30 anni? Quali pensieri si confermano, quali sono stati superati, e soprattutto che ne è dello spirito della ricerca, della capacità di guardare in avanti, anche a scapito di una immediata popolarità?
Il valore di un libro sul teatro, di un video e delle immagini fotografiche di uno spettacolo , hanno il valore di testimoniare ciò che è stato.
Ripropongono, se ci riescono, un’emozione, che però non vola via con l’evento vissuto nel presente, ma offrono la possibilità di contagiare nel tempo per aprirsi a nuovi pensieri e nuovi sguardi. Per questo credo nel valore della testimonianza scritta sia essa fatta di parole o di immagini. Per questo credo in quello che resta e si tramanda.
In relazione a tutto ciò ho riletto recentemente cosa scrivevo nel ‘95 in tutto quello che rimane** a proposito del teatro carcere che in quel periodo impegnava profondamente anima e corpo miei. A distanza di tempo, quelle parole le riconosco. E il passato mi sembra dare forza al presente. Confermare che la strada è giusta. Malgrado le difficoltà a percorrerla. Anzi viene il dubbio che, proprio per il fatto di essere giusta, essa sia così irta di ostacoli, come quelli che oggi ci troviamo, uniti, a voler contrastare.


pierangela

*Archivio Tam, in cinque volumi, raccoglie materiali video, fotografie, disegni, partiture, testi, delle opere per la scena realizzate nel corso del tempo da Tam Teatromusica, dalle origini (1980) fino ai tempi più recenti (2009)
**Per chi volesse approfondire consultare Archivio Tam volume IV TeatroCarcere.

1 commento:

  1. Proprio l'altro giorno ho riguardato i video postati di 6dentro. Ti sento. Ho vissuto quell'emozione e soprattuttto ho sentito quella forza. Davvero.
    Raffaella

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