lunedì 28 febbraio 2011

Vito Minoia per il blog rEsistere



Con la rivista “Teatri delle diversità” abbiamo cercato negli ultimi quindici anni di seguire il lavoro in carcere del Tam Teatromusica ..
È del 2000 il quaderno per il numero 13/14 di Giuseppe Mosconi che, attraverso preziose pagine di diario, ha descritto il clima dell’incontro europeo “Dentro/Fuori” organizzato all’interno del carcere Due Palazzi e al Teatro Maddalene da Michele Sambin e Pierangela Allegro.
Nell’ultimo numero, il 54/55 pubblicato a novembre 2010, Valeria Ottolenghi è tornata a descrivere, prendendo spunto dal libro Megaloop, recentemente curato da Fernando Marchiori per Titivillus Edizioni, l’assoluta purezza visiva e la colta ironia oltre il limite di categorie e generi nei trent’anni di lavoro del Tam.
Con Emilio Pozzi e Claudio Meldolesi, nell’estate del 2009, andando a pubblicare il volume “Recito, dunque so(g)no. Teatro e carcere 2009”, una prima radiografia del Teatro e carcere in Italia, abbiamo considerato quella attualmente condotta da Cinzia Zanellato e Andrea Pennacchi come una delle esperienze più significative del panorama nazionale.
Certo di confermare anche a loro nome quel giudizio di valore che dovrebbe far arrossire chi oggi sta tentando di cancellare con un colpo di spugna il patrimonio di un’esperienza da considerare “bene collettivo di grande rilievo”, vorrei riportare sul vostro blog, con il titolo “Essere per sognare, sognare per essere” le due pagine introduttive di quella pubblicazione che rimane ancora oggi un punto di riferimento.
Un contributo anche per sentire ancora una volta vicino a noi Claudio ed Emilio che ci hanno lasciato negli ultimi due anni.

ESSERE PER SOGNARE
SOGNARE PER ESSERE
per leggere il contributo cliccare qui

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